Accordo sul bilancio a lungo termine dell'UE e sul NextGenerationEU
10 Novembre 202010 Novembre 2020. Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno raggiunto in sede di Consiglio un accordo sul prossimo bilancio a lungo termine dell’Europa e su NextGenerationEU (1).
1. La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo raggiunto il 10 Novembre 2020 in sede di Consiglio tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE sul prossimo bilancio a lungo termine dell’Europa e su NextGenerationEU, lo strumento temporaneo per la ripresa. Una volta adottato, il pacchetto, dotato complessivamente di 1.800 miliardi di Euro, sarà il maggiore mai finanziato dal bilancio dell’UE. Il pacchetto fornirà un importante contributo alla ricostruzione di un’Europa post-COVID-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future.
La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Mi rallegro per l’accordo sul nostro piano di ripresa e sul prossimo quadro finanziario pluriennale. Ora si tratta di andare avanti, concludendo in via definitiva l’accordo sul prossimo bilancio a lungo termine e su NextGenerationEU entro la fine dell’anno. Bisogna intervenire in aiuto dei cittadini e delle imprese gravemente colpite dall’emergenza coronavirus. Il nostro piano di ripresa ci aiuterà a trasformare la sfida della pandemia in un’opportunità di ripresa alimentata dalla transizione verde e digitale”.
Il commissario Johannes Hahn, responsabile del Bilancio, che si è adoperato per facilitare l’accordo sin dalla propria entrata in carica, ha dichiarato: “L’accordo consentirà di rafforzare i programmi specifici nell’ambito del bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027 (compresi Orizzonte Europa, Erasmus+, EU4Health). Nel complesso, il bilancio a lungo termine dell’UE insieme a NextGenerationEU ammonterà a oltre 1800 miliardi di Euro. Svolgerà un ruolo essenziale nel sostenere la ripresa e garantire che i beneficiari tradizionali dei fondi dell’UE ricevano mezzi sufficienti per proseguire il loro lavoro in questi tempi molto difficili per tutti”.
2.Principali elementi del compromesso raggiunto il 10 Novembre 2020.
Oltre il 50% del bilancio andrà a sostenere la modernizzazione, grazie alle politiche in materia di ricerca e innovazione finanziate tramite il programma Orizzonte Europa; le transizioni climatiche e digitali eque, attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale; la preparazione, la ripresa e la resilienza, attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, rescEU, e un nuovo programma per la salute, EU4Health.
Le politiche tradizionali come la politica di coesione e la politica agricola comune continuano a ricevere un notevole sostegno finanziario, estremamente necessario per garantire la stabilità in tempi di crisi e consentire la loro modernizzazione, che dovrebbe contribuire alla ripresa e alla transizione verde e digitale.
Il 30% dei fondi dell’UE verrà speso per combattere i cambiamenti climatici: è la più alta percentuale di sempre rispetto al bilancio più elevato di sempre. Il pacchetto presta inoltre particolare attenzione alla protezione della biodiversità e alla parità di genere.
Il bilancio prevede un rafforzamento dei meccanismi di flessibilità volti a garantire la possibilità di fare fronte a esigenze impreviste. Il bilancio è quindi adeguato non solo alle realtà attuali, ma anche alle incertezze di domani.
Come proposto nel maggio 2020 e concordato dai leader europei il 21 luglio 2020, l’UE, per finanziare la ripresa, assumerà prestiti sui mercati finanziari a costi più favorevoli rispetto a molti Stati membri e ridistribuirà gli importi.
La strada è spianata per l’introduzione di nuove risorse proprie al fine di contribuire al rimborso del prestito. La Commissione si è impegnata a presentare proposte su un meccanismo di adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere e su un prelievo sul digitale entro giugno 2021, in vista della loro introduzione entro il 1º gennaio 2023. La Commissione riesaminerà inoltre il sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE nella primavera 2021, eventualmente estendendolo al trasporto aereo e marittimo e proporrà una risorsa propria basata su tale sistema entro giugno 2021. In aggiunta, la Commissione proporrà ulteriori nuove risorse proprie che potrebbero comprendere un’imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario collegato al settore societario, oppure una nuova base imponibile comune per l’imposta sulle società. La Commissione lavorerà per presentare una proposta entro giugno 2024.
Per quanto riguarda la tutela del bilancio dell’UE, per la prima volta, l’UE disporrà di un meccanismo specifico volto a proteggere il proprio bilancio dalle violazioni dello Stato di diritto, come convenuto il 5 novembre. Al contempo il meccanismo non inciderà negativamente sui beneficiari finali dei finanziamenti dell’UE nello Stato membro interessato.
3.Prossime tappe
Il regolamento QFP e l’accordo interistituzionale approvati il 10 Novembre devono essere formalmente adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio, in linea con i rispettivi ruoli e procedure.
Parallelamente, occorre proseguire i lavori verso l’adozione definitiva di tutti gli altri elementi del pacchetto, comprese la legislazione settoriale e la decisione sulle risorse proprie.
Nel caso della decisione sulle risorse proprie, che consentirà alla Commissione di contrarre prestiti, è altresì necessaria la ratifica da parte di tutti gli Stati membri nel rispetto delle rispettive norme costituzionali. Il Parlamento europeo, nella plenaria di settembre, ha già espresso un parere positivo su questo atto legislativo. La prossima tappa sarà l’adozione da parte del Consiglio.
Nel frattempo dovranno svolgersi i negoziati sul bilancio annuale per il 2021. Il periodo di conciliazione di 21 giorni, durante il quale il Parlamento europeo e il Consiglio devono raggiungere un accordo, quest’anno è compreso tra il 17 novembre e il 7 dicembre.
La Commissione ribadisce il suo pieno impegno ad accompagnare il processo.
- Contesto
La Commissione ha presentato la sua proposta per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE il 2 maggio 2018. La proposta quadro è stata immediatamente seguita da proposte legislative per i 37 programmi settoriali (ad esempio, coesione, agricoltura, Erasmus, Orizzonte Europa, ecc.). Tra il 2018 e l’inizio del 2020 la Commissione ha lavorato di concerto con le presidenze di turno del Consiglio e in stretta collaborazione con il Parlamento europeo per portare avanti i negoziati.
Il 27 maggio 2020, in risposta alla crisi senza precedenti causata dal coronavirus, la Commissione europea ha proposto lo strumento temporaneo per la ripresa NextGenerationEU, dotato di 750 miliardi di €, oltre a un rafforzamento mirato del bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027.
Il 21 luglio 2020 i capi di Stato o di governo dell’UE hanno raggiunto un accordo politico sul pacchetto. Da allora il Parlamento europeo e il Consiglio, con la partecipazione della Commissione europea, hanno tenuto 11 dialoghi politici trilaterali sull’accordo con l’obiettivo di perfezionarne i parametri finali.
5.SCHEDA
5.1.Cos’è il Next generation Eu
Il Next generation Eu (già RecoveryFund), è un meccanismo europeo per la ripresa approvato dal Consiglio europeo straordinario del 21 luglio. La Ue incrementa il bilancio su base temporanea tramite nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per un ammontare pari a 750 miliardi di euro (390 di contributi a fondo perduto e 360 di prestiti). Come proposto nel maggio 2020 e concordato dai leader europei il 21 luglio 2020, l’Ue, per finanziare la ripresa, assume prestiti sui mercati finanziari a costi più favorevoli rispetto a molti Stati membri e ridistribuirà gli importi.
5.2.A quanto ammonta e quanto spetta all’Italia
Il Next generation Eu è pari a 750 miliardi. L’Italia potrà contare su 65,456 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto. Il 70% di queste risorse ovvero 44,724 miliardi, sarà destinato a progetti 2021-2022; il restante 30%, pari a 20,732 miliardi, ad impegni relativi al 2023. Nel complesso il budget italiano è di circa 209 miliardi ripartiti in 81,4 miliardi in sussidi e 127,4 miliardi in prestiti. Il resto dei sussidi saranno canalizzati attraverso altri “pilastri” dell’operazione anticrisi tra cui React Eu, sviluppo rurale, Just transition fund.
5.3. Come si accede ai fondi
I governi degli Stati membri devono inviare alla Commissione i Piani Nazionali di Ripresa e resilienza (PNRR) entro la fine di aprile del 2021. Il governo italiano ritiene di poter inviare la propria strategia alla Commissione europea all’inizio del 2021. La Commissione ha chiarito che i PNRR saranno negoziati con le autorità UE. Queste, entro otto settimane, esaminano i Piani e propongono al Consiglio Ecofin l’approvazione. L’Ecofin quindi approva il piano a maggioranza qualificata entro quattro settimane.
A cura della Redazione. Fonte: Commissione europea.
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