29 Maggio 1893. Siena. Palio straordinario dedicato al monumento dei caduti di Curtatone e Montanara.
29 Maggio 1893. Siena. Palio straordinario dedicato al monumento dei caduti di Curtatone e Montanara[1].
Da “I quaderni del Griccioli” della Nobil Contrada dell’Aquila.
“Fu corso in questo giorno un palio straordinario in occasione delle feste fatte nella nostra Città per l’inaugurazione del monumento eretto nell’atrio della Rª Margherita in onore dei caduti a Curtatone e Montanara. Al seguito di questo palio venne deliberato dalla Giunta Municipale di sopprimere per il solo anno 1893 l’altro tradizionale del 2 luglio, conservando alle Contrade che avrebbero dovuto prendere parte il diritto di correre a quello del 2 Luglio 1894 senza l’esperimento della sorte, e di procedere al sorteggio delle 10 per la corsa del 29 maggio. La sorte favorì le seguenti Contrade: 1 Aquila, 2 Pantera, 3 Oca, 4 Nicchio, 5 Chiocciola, 6 Onda, 7 Drago, 8 Civetta, 9 Tartuca, 10 Giraffa. La mattina del 26 Maggio, dopo le consuete prove furono assegnati i cavalli alle Contrade. I migliori cavalli toccarono all’Onda (lo stesso con la quale questa Contrada vinse il palio dell’anno avanti) e al Drago. Erano pure buoni ma inferiori ai primi due, quelli toccati alla Chiocciola e al Nicchio. Gli altri 6 erano quasi identica velocità fra loro, ma molto inferiori ai primi quattro. Tutte le prove furono vinte dall’Onda, eccettuate la 3ª, la 4ª che non furono corse a causa della pioggia, caduta dopo il mezzogiorno del 27 Maggio. Il palio fu vinto dall’Onda. La commissione preposta ad accrescere pompa allo spettacolo del Palio, l’unico delle antiche feste popolari giunte a noi nella pienezza del suo primitivo carattere, pensò di aggiungere al consueto corteo delle Contrade che fanno mostra di costumi riferentisi al sec. XV° altre rappresentanze che ricordassero quelle che 400 anni indietro in occasione di feste popolari si sarebbero vedute nella Piazza del Campo, traendone da documenti e cronache contemporanee i nomi e le foggie. E poichè nel sec.XV fu pure la bella usanza di condurre nei lieti convegni del popolo carri allegorici ricordanti quelli avvenimenti contemporanei che di feste erano cagione, così alla Commissione non sembrò disdicevole che un carro allegorico agli eroi di Curtatone e Montanara si unisse al corteo del Palio. Terminato il corteo ebbe luogo la corsa. Dal canape l’Onda partiva prima, seguita dalla Chiocciola, la quale alla 2ª girata a S.Martino fu passata dal Nicchio. L’Onda fino al termine della corsa fu 1ª a gran distanza del Nicchio che fu 2° e 3ª, a non breve intervallo, fu la Chiocciola, 4ª Tartuca, 5ª Aquila, 6ª Oca, 7ª Civetta, 8ª Giraffa, 9ª Pantera. Alla mossa il fantino del Drago fu chiappato e tirato in terra da quello dell’Oca, il quale per questa ragione fu poi dalla Giunta Municipale sospeso dal palio del Luglio 1893. Il cavallo del Drago non prese perciò parte alla corsa, e ciò contribuì grandemente ad agevolare la vittoria dell’Onda, essendo esso l’unico cavallo che potesse stare a competenza col vincitore.
La contrada dell’Onda grandemente festeggiò questa vittoria; i numerosi studenti convenuti in Siena per l’inaugurazione del monumento fraternizzarono con gli ondaioli nel tripudio della vittoria, senza che si avesse a lamentare il minimo spiacevole incidente. La Contrada dell’Onda ha racchiuso questo Palio in un’artistica cornice, e gelosamente la conserva nella sala delle vittorie insieme alle altre due straordinarie riportate il 27 Aprile 1860 ed il 28 Settembre 1861”.
Note
[1] La battaglia di Curtatone e Montanara è un episodio della prima guerra d’indipendenza. Ebbe luogo il 29 maggio 1848, quando le forze austriache di Josef Radetzky, uscendo da Mantova, tentarono l’aggiramento dell’esercito piemontese. Gli austriaci attaccarono il punto debole dello schieramento avanzato di Carlo Alberto di Savoia, costituito dalle posizioni dei contingenti toscano e napoletano, tra i due paesi di Curtatone e Montanara. Lo schieramento avanzato italiano fu sopraffatto, ma la sua strenua resistenza consentì all’esercito piemontese di organizzarsi ed evitare l’aggiramento, battendo poi gli austriaci nella battaglia di Goito che costituisce il proseguimento dello scontro di Curtatone e Montanara.
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