Ricordando Pier Paolo Pasolini

2 Novembre 1975 - 2 Novembre 2021

In memoriam Pasolini

“La morte come finestra sulla vita. Il 46mo anniversario dell’uccisione di Pier Paolo Pasolini dà di fatto il via alla serie di eventi che ne celebrano i cento anni dalla nascita: 5 marzo 1922.

La corona di fiori deposta sulla tomba dell’artista è l’occasione per riflettere sul pensiero pasoliniano, sempre studiato e mai completamente delucidato, così come le circostanze della sua morte, avvenuta il 2 novembre del 1975.

Uno dei tanti spunti di riflessione viene proprio da Casarsa, dal centro studi pasoliniani che in questi giorni, tra il 5 e il 6 novembre, tiene una serie di incontri, conferenze, dibattiti sul filo del rapporto con il pensiero gramsciano. “Con te e contro di te”: il Gramsci di Pasolini vede la partecipazione di espertie studiosi di varie università italiane, oltre la Sorbona, Poitiers e Ginevra. E si concluderà con le riflessioni di due poeti, Gianni D’Elia e Andrea Gibellini in un dibattito animato da un giornalista.

Il Centro Studi di Casarsa ha tra l’altro da poco siglato un accordo con Pordenonelegge, che dovrebbe arricchire ulteriormente il calendario delle celebrazioni per il centenario.

Da notare anche che a Casarsa vive Elio Ciol, uno dei grandi fotografiitaliani, cui il Comune ha dedicato una mostra per il novantesimo compleanno (dopo le tante in giro per il mondo) e non è escluso che l’artista della fotocamera possa intervenire nel corso delle celebrazioni del centenario pasoliniano. Molti dei ritratti più famosi diPasolini sono suoi: i due si conoscevano molto bene.

A Roma, proprio in occasione dell’anniversario della morte, è andata in scena l’ultima opera di Ascanio Celestini, “Museo Pasolini”,nell’ambito del Fetival RomaEuropa. La pièce, di un’ora e mezza, viene descritta come “un museo immaginato attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicoanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che l’hanno conosciuto”.

Un percorso nella vita di Pasolini, nella sua opera, e attraverso Pasolini nella storia italiana di quel mezzo secolo.

Un percorso naturalmente destinato a durare per il centenario: a cominciare dal 27 novembre, quando sarà in scena a Padova; poi il 14 dicembre a Genova, a metà gennaio al Gobetti di Torino, dal 3 al 6 febbraio al Carcano di Milano, e via via fino al ritorno a Roma, in marzo al teatro Vittoria, a chiusura di un anello: dalla data della morte a quella della nascita, nella città che ne vide buona parte dell’opera, della vita, e la morte (a Ostia).

E naturalmente sono centinaia gli eventi che si svolgono e si svolgeranno nei prossimi mesi: impossibile menzionarli tutti, ma per gli appassionati del cinema di Pasolini segnaliamo la mostra “Fotogrammi di pittura”, in corso fino al 12 dicembre alla Fondazione Magnani Rocca di Traversetolo (Parma):  fotografie, costumi di scena e molto altro, in un’associazione tra pittura (Pasolini dipingeva, anche) e linguaggio filmico sono esposti nella villa dei capolavori. Mostra organizzata in collaborazione con i centri studi di Casarsa e di Bologna. Tra l’altro la fondazione Magnani ospita in contemporanea anche una mostra di Joan Miró”.

[Fonte: Euronews]

Postilla.

Pier Paolo Pasolini (1922-1975) e Adelaide Ristori (1822-1906) sono le due candidature italiane proposte dalla CNIU (Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco) d’intesa con il MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) nell’ambito del programma “Anniversari Unesco 2022-2023”. Per il centenario della nascita di Pasolini la Direzione Generale Sistema Paese del MAECI e la CNIU, in collaborazione con il Centro Studi Pasolini della Cineteca di Bologna, hanno elaborato una prima proposta progettuale per le celebrazioni della ricorrenza. Il progetto affronta l’eclettica produzione dell’intellettuale e artista Pasolini  tra cinema, letteratura, dibattito pubblico e impegno politico. Figura tra le più dibattute ed emblematiche del suo tempo, Pasolini rappresenta ancora oggi un punto fermo della cultura italiana e internazionale, grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea che ne fanno un autore tuttora originale e di grande attualità. La candidatura di Pasolini ha ottenuto il sostegno di Francia, Germania e Regno del Marocco.