La creazione di una Unione della Difesa.

(Fonte: Camera dei Deputati. Dossier di documentazione. Dicembre 2024)

Gli orientamenti politici della Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, hanno indicato  l’obiettivo di creare una vera Unione europea della difesa nei prossimi 5 anni. Ferme restando la competenza e la responsabilità degli Stati membri sulle proprie truppe, dalla dottrina allo spiegamento, l’Unione dovrebbe sostenere e coordinare gli sforzi per rafforzare la base industriale della difesa, l’innovazione e il mercato unico in tale ambito.

Nella nuova Commissione figura per la prima volta un Commissario per la Difesa e lo spazio, incarico affidato al lituano Andrius Kubilius (già Primo ministro dal 1999 al 2000 e dal 2008 al 2012), che dovrà lavorare sotto la supervisione del Vicepresidente esecutivo per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia e in collaborazione con l’Alto rappresentante.

Gli obiettivi individuati nella lettera di incarico sviluppano quanto preannunciato negli orientamenti politici:

· presentare entro i primi 100 giorni del mandato, con l’Alto rappresentante, un Libro Bianco sul futuro della difesa europea che definisca un nuovo approccio alla difesa e individui le esigenze di investimento per fornire capacità di difesa europee basate su investimenti congiunti, e preparare l’UE e gli Stati membri alle contingenze militari più estreme, basandosi anche sulla relazione dell’ex premier finlandese Saul Niinistö;

· lavorare con gli Stati membri per rafforzare la mobilità militare e per rafforzare, in collaborazione con il Commissario per i trasporti e il turismo sostenibili, i corridoi delle infrastrutture di trasporto a duplice uso attraverso la rete transeuropea;

· sfruttare il potenziale a duplice uso e civile-militare dell’UE in tutti i settori e sviluppare un mercato unico per i prodotti e i servizi della difesa aumentando la capacità produttiva e promuovendo l’approvvigionamento congiunto;

· promuovere, come proposto nel rapporto Draghi, una maggiore aggregazione della domanda di mezzi di difesa tra gruppi di Stati membri e lavorare con gli Stati membri e la NATO alla standardizzazione delle attrezzature di difesa;

· avanzare, in collaborazione con l’Alta rappresentante, con gli Stati membri e con la NATO, proposte di progetti di difesa di comune interesse europeo a cominciare da un Progetto comune di scudo aereo europeo e difesa cibernetica;

· dare attuazione alla strategia europea per il settore industriale della difesa;

· incrementare il Fondo europeo per la difesa per investire in settori critici quali il combattimento aereo, navale e terrestre, il preallarme spaziale e la cibernetica;

· attuare i regolamenti in materia di rafforzamento dell’industria europea della difesa attraverso gli appalti comuni (EDIRPA) e di sostegno alla produzione di munizioni (ASAP);

· incentivare gli investimenti pubblici e privati nella difesa, collaborando con la Banca europea per gli investimenti;

· affrontare le vulnerabilità dell’UE agli attacchi informatici e ibridi rafforzando la capacità di contrasto;

· rafforzare il partenariato UE-NATO per affrontare tutte le minacce, anche cibernetiche, ibride o spaziali;

· attuare, con l’Alta Rappresentante, alla Strategia spaziale dell’UE per la sicurezza e la difesa;

· promuovere lo sviluppo di un’industria spaziale forte e innovativa, mantenendo l’accesso autonomo dell’UE allo spazio e lo sviluppo, e l’uso delle risorse spaziali dell’UE (compresi il programma Copernicus, i sistemi di navigazione satellitare Galileo ed EGNOS e i satelliti di comunicazione GOVSATCOM e IRIS2);

· promuovere, cooperando con l’Agenzia spaziale europea, un mercato interno per i prodotti e i servizi spaziali;

· elaborare una proposta di legge europea sullo spazio volta a introdurre, come proposto nel rapporto Draghi, standard e regole comuni dell’UE per le attività spaziali e i requisiti di licenza;

· proporre una strategia economica dei dati spaziali.