La Legge di bilancio per il triennio 2022-24. Sintesi dei provvedimenti.
Legge n. 234/21La Legge di bilancio per il triennio 2022-24, in coerenza con le linee di politica economica tracciate dal Nota di Aggiornamento del DEF (NADEF) e dal Documento Programmatico di Bilancio per il 2022, accresce l’indebitamento netto rispetto alle stime a legislazione vigente in media di circa 1,3 punti percentuali di PIL all’anno.
L’intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l’occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019.
Data la situazione emergenziale, finora l’azione di politica economica ha concentrato le risorse sulle sfide di breve termine. Gli scostamenti di bilancio approvati nel corso dell’anno hanno permesso al Governo di introdurre provvedimenti di sostegno alle imprese e ai lavoratori maggiormente colpiti dalla crisi economica, di contrasto alla povertà, di supporto al sistema produttivo per mantenerne la competitività e non disperdere capitale umano e fisico. La risposta messa in campo finora ha dato dei risultati positivi alla luce dei dati e delle previsioni più recenti che delineano un’economia dinamica e in forte ripresa. Con la Legge di Bilancio per il 2022 l’approccio cambia, diventa di più ampio respiro definendo anche interventi di politica economica per il medio termine.
Obiettivi e principali interventi della Legge di bilancio
In primo luogo, la Legge di Bilancio prosegue nell’azione di sostegno all’economia e alla società in questa fase di contrasto alla pandemia. Si continua pertanto, a finanziare con risorse significative la Sanità e, più in generale, la risposta all’emergenza sanitaria.
In parallelo a questo, la Legge di Bilancio definisce nuovi interventi a medio e lungo termine che mirano a rafforzare l’azione intrapresa con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per gettare le basi di una crescita economica stabile, duratura e superiore a quella media registrata in Italia negli ultimi 20 anni.
Il cardine dell’intervento di medio e lungo termine sono gli investimenti pubblici e gli incentivi a quelli privati, per dotare il Paese di una rete infrastrutturale ampia e moderna che favorisca il sistema produttivo senza penalizzare alcuna area; per accrescere il capitale umano e metterlo nelle condizioni di poter lavorare in Italia con elevati livelli di produttività; per mettersi al passo con le sfide globali in termini di cambiamenti climatici, rivoluzione digitale e altre innovazioni tecnologiche.
Per questa ragione, in aggiunta al PNRR (e al Fondo complementare), per il triennio 2022-24, la Legge di Bilancio prevede maggiori risorse per investimenti pubblici, per incentivi agli investimenti privati in macchinari, impianti e beni immateriali e per sostenere investimenti privati nel settore immobiliare.
Al capitolo degli investimenti si aggiungono poi spese per potenziare la ricerca in Italia, soprattutto quella di avanguardia; una riduzione dell’imposizione fiscale su lavoratori e imprese; e una riforma degli ammortizzatori sociali. Anche questi interventi, come quelli sugli investimenti, si caratterizzano per una prospettiva ampia e prolungata nel tempo. Incidendo positivamente sulle aspettative di famiglie e imprese, anche queste misure potranno contribuire a innalzare il tasso di crescita potenziale della nostra economia.
Nel gettare le basi per una crescita economica duratura e inclusiva, la manovra definisce anche un sentiero di graduale rientro dalle misure emergenziali. Nel definire tale sentiero la manovra persegue l’obiettivo di dare alle famiglie e alle imprese un quadro di riferimento certo e stabile entro cui pianificare le proprie decisioni di lavoro, produzione, consumo e risparmio.
1.SANITÀ
Più risorse per il Fondo sanitario nazionale: 6 miliardi in 3 anni.
La Legge di bilancio incrementa il Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi l’anno per tre anni, per potenziare gli interventi delle Regioni e delle Province autonome in diversi settori, tra i quali la preparazione e la risposta a una pandemia influenzale, la proroga dei rapporti di lavoro flessibile e la stabilizzazione del personale del ruolo sanitario, il potenziamento dell’assistenza territoriale e lo snellimento delle liste di attesa. Viene inoltre autorizzata l’ulteriore spesa per i contratti di formazione specialistica dei medici di 194 milioni di euro per il 2022, 319 milioni di euro per il 2023, 347 milioni di euro per il 2024, 425 milioni di euro per il 2025, 517 milioni di euro per il 2026 e 543 milioni di euro dal 2027. Il finanziamento del programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico viene incrementato di ulteriori 2 miliardi di euro. Viene istituito un fondo per i test di next-generation sequencing con una dotazione pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 destinato al potenziamento di test di profilazione genomica dei tumori dei quali è riconosciuta evidenza e appropriatezza.
Misure anti-pandemia.
In aggiunta agli oltre 1,8 miliardi destinati con il D.L. 209/2021 al fondo per l’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid, vengono destinati 200 milioni di euro per l’implementazione delle prime misure previste dal Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, che saliranno a 350 milioni nel 2023. Viene accresciuto anche il Fondo destinato all’acquisto di farmaci innovativi di 100 milioni di euro per il 2022, fino a 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024. Vengono prorogate al 31 dicembre 2022 le misure per la tutela del benessere e della salute psicologica di bambini ed adolescenti dagli effetti della pandemia.
2. FISCO E SOSTEGNO AI REDDITI
Riduzione del carico fiscale:8 miliardi.
Con la Legge di bilancio 2022 viene riformata l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), ridisegnandone il profilo di aliquote e scaglioni, e vengono riorganizzate e armonizzate le detrazioni per reddito da lavoro dipendente e assimilati, da lavoro autonomo e da pensioni. Le aliquote legali passano da cinque a quattro, mantenendo inalterati i livelli delle aliquote minima (23%) e massima (43%), scompare l’aliquota del 41%, mentre viene ridotta di due punti quella relativa al secondo scaglione (da 27 a 25%) e di tre punti l’aliquota del terzo scaglione, il cui limite superiore scende da 55.000 a 50.000 euro.
Le detrazioni per le principali tipologie di contribuenti sono modificate aumentandone l’importo e ampliando le fasce di reddito per le quali si applicano. I redditi fino a 15.000 euro continueranno a percepire il bonus Irpef da 100 euro, quelli da 15.000 a 28.000 lo riceveranno in base all’ammontare delle detrazioni spettanti. A partire da questa soglia il bonus viene incorporato nella detrazione che, si riduce progressivamente a zero in corrispondenza di un livello di reddito pari a 50.000 euro. Vengono inoltre differiti al 31 marzo 2022 i termini per approvare le addizionali regionali e comunali che devono essere allineate ai nuovi scaglioni di reddito IRPEF. Per quanto riguarda i comuni, nel caso in cui il termine di approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2022 venga differito a un termine successivo a quello del 31 marzo, occorre far riferimento per l’allineamento al nuovo termine.
Esclusione IRAP per le persone fisiche.
Vengono stanziati 1,2 miliardi per escludere dal versamento dell’Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) le persone fisiche esercenti arti e professioni nonché attività commerciali.
Riduzioni in materia di tributi locali.
Viene prevista la proroga fino al 31 dicembre 2022 dell’esenzione dall’IMU per gli immobili inagibili totalmente o parzialmente ubicati nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).
È stata, altresì, prevista la riduzione, limitatamente all’anno 2022, al 37,5% dell’IMU dovuta sull’unica unità immobiliare, purché non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
Ampliamento a 180 giorni del termine per l’adempimento dell’obbligo risultante dal ruolo.
È stata, inoltre, prevista l’estensione del termine per il versamento delle cartelle notificate tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022 da 60 a 180 giorni. Le cartelle di pagamento in questione possono riguardare le entrate locali nel caso in cui AdER gestisca, mediante convenzione, la riscossione delle suddette entrate.
Esonero contributi previdenziali.
Nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, viene riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore pari a 0,8 punti percentuali.
Superbonus.
Vengono rimodulati i termini per i lavori che danno diritto alla detrazione fiscale del 110%. Il cosiddetto superbonus viene prorogato fino al 31 dicembre 2022 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti che abbiano effettuato almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022. Per gli interventi effettuati su condomini e su edifici da 2 a 4 abitazioni anche se posseduti da un’unica proprietà o in comproprietà la detrazione viene estesa fino al 2025: i lavori potranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2023 con una detrazione del 110%; la detrazione spetta poi nella misura del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025. La misura si applica anche all’installazione di impianti solari fotovoltaici fino ad un ammontare complessivo di spese non superiore a 48.000 euro. Per gli interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a partire dal 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, la detrazione per gli incentivi fiscali viene prorogata fino al 31 dicembre 2025, nella misura del 110%.
Efficientamento energetico e recupero patrimonio edilizio.
Vengono inoltre prorogate al 31 dicembre 2024 le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione edilizia, per il sismabonus ordinario e il bonus 50% per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale. Il bonus mobili, ovvero la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, viene prorogato fino al 31 dicembre 2024, con 10.000 euro di spesa massima complessiva per il 2022, e di 5.000 euro per il 2023 e 2024. Viene prorogata per il 2022 anche l’agevolazione per gli interventi di recupero e restauro della facciata di edifici esistenti a cui si applica una detrazione del 60% e viene confermato fino al 2024 il bonus verde.
Sostegno a turismo, spettacolo e settore auto.
Viene istituito un Fondo da 150 milioni di euro per il 2022 a sostegno delle attività economiche del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile gravemente colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, e, al fine di razionalizzare gli interventi finalizzati all’attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale, vengono istituiti altri due fondi, con uno stanziamento complessivo di 530 milioni di euro per il periodo 2022-2025.
Contenimento aumenti elettricità e gas: 3,8 miliardi.
Al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale per il primo trimestre 2022, vengono stanziati complessivamente circa 3,8 miliardi di euro. Nel dettaglio, circa 1,8 miliardi di euro vanno ad azzerare gli oneri di sistema nelle bollette dell’elettricità applicati alle famiglie e alle microimprese e 480 milioni di euro per eliminare quelli del settore gas. Con circa 610 milioni di euro viene ridotta al 5% l’Iva sul gas naturale per tutte le utenze. Vengono rifinanziate le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica e gas naturale applicate ai clienti domestici economicamente svantaggiati e in gravi condizioni di salute con ulteriori 912 milioni di euro per il primo trimestre 2022. Viene previsto inoltre un piano di rateizzazione, della durata massima di 10 rate, per i clienti domestici in caso di inadempimento al pagamento delle fatture emesse tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022, senza applicazione di interessi.
Riduzione aliquota IVA per i prodotti per l’igiene femminile non compostabili.
Viene ridotta dal 22 al 10 per cento l’aliquota IVA applicabile ai prodotti non compostabili destinati alla protezione dell’igiene intima femminile (assorbenti e tamponi).
3.CRESCITA E SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Piano transizione 4.0.
Per favorire la transizione ecologica e ambientale delle imprese, viene prorogato il Piano Transizione 4.0 per il periodo 2023-2025 con il rinnovo sia del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, sia del credito d’imposta per le attività di innovazione e design, mentre è prorogato fino al 2031 il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo. Dal 2023 vengono inoltre rimodulate le aliquote del credito d’imposta riconosciuto per investimenti in beni strumentali materiali nuovi “Industria 4.0”: 20 per cento per investimenti fino a 2,5 milioni; 10 per cento per investimenti da 2,5 a 10 milioni; 5 per cento per investimenti da 10 a 20 milioni. Prorogata fino al 2025 anche l’agevolazione per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0”: viene riconosciuta nella misura del 20 per cento nel 2022 e nel 2023, del 15 per cento nel 2024 e del 10 per cento del 2025.
Rifinanziamento della Nuova Sabatini e dei Fondi per l’internazionalizzazione.
Viene rifinanziata fino al 2027 con 900 milioni di euro la Nuova Sabatini, la misura a favore degli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese con un contributo a sostegno degli interessi pagati per il finanziamento contratto al fine di acquistare beni strumentali. Per il sostegno alle attività di internazionalizzazione, il fondo rotativo 394 viene incrementato di 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e per ulteriori 150 milioni è aumentato il Fondo per la promozione integrata negli stessi anni.
Patent Box.
Vengono introdotte alcune novità fiscali in materia di Patent Box. Ai fini delle imposte sui redditi, i costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, che siano dagli stessi soggetti utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa, sono maggiorati del 110 per cento.
Accesso al credito e liquidità delle imprese.
Viene prorogata al 30 giugno 2022 la garanzia del Fondo di garanzia PMI per sostenere la liquidità delle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID, con uno stanziamento aggiuntivo di complessivi 3 miliardi di euro. Viene prorogata al 30 giugno 2022 anche la garanzia di SACE a supporto della liquidità delle imprese colpite dalle misure di contenimento dell’epidemia (cd. “Garanzia Italia”), e l’operatività della garanzia straordinaria SACE a favore delle imprese, cd. mid cap, con un numero di dipendenti da 250 a 499.
Misure in materia di entrate locali.
Viene previsto un contributo per gli anni 2022 e 2023 per il pagamento dell’IMU a favore degli esercenti l’attività di commercio al dettaglio e gli artigiani che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in un comune con popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, al fine di incoraggiare lo sviluppo turistico e ostacolare la desertificazione commerciale e l’abbandono dei territori.
È stata, inoltre, prevista la proroga fino al 31 marzo 2022 dell’esonero dal pagamento del canone unico, previsto dall’art. 9-ter del D. L. n. 137 del 2020 a favore dei titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico e dei titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche. La proroga si estende anche alle procedure semplificate per la presentazione di domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse.
4. LAVORO E PREVIDENZA
Rifinanziamento reddito di cittadinanza–1 miliardo l’anno dal 2022.
Per garantire gli importi previsti per legge a una platea che per effetto della crisi pandemica si è allargata, il reddito di cittadinanza viene rifinanziato con 1 miliardo annuo dal 2022. Allo stesso tempo vengono rafforzati i controlli contro le situazioni di abuso e, nell’ottica di rivedere la disciplina delle offerte di lavoro per includervi anche quelle riferite a contratti a tempo parziale, il numero di offerte congrue prima della decadenza dal beneficio scende da 3 a 2. Nel caso di contratti a tempo determinato, si stabilisce che l’offerta è congrua se la durata è di almeno 3 mesi e se il luogo di lavoro dista dal domicilio del percettore non più di 80 chilometri. Per accrescere i livelli occupazionali dei percettori di RdC si prevede l’introduzione di un décalage del beneficio pari a 5 euro al mese solo per i soggetti occupabili a partire dal mese successivo a quello in cui si sia rifiutata la prima offerta di lavoro congrua. Il décalage si interrompe nel caso di accettazione di un’offerta di lavoro di durata superiore a 1 mese continuativo. Si prevedono inoltre l’estensione degli sgravi contributivi per le imprese che assumono percettori di RdC anche attraverso le agenzie private del lavoro e il riconoscimento di benefici fiscali per gli intermediari (agenzie private del lavoro).
Sgravi contributivi.
In tema di incentivi all’occupazione, si prevede una serie di sgravi contributivi, in particolare: l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2022 ai datori di lavoro privati che, nel medesimo periodo, assumono a tempo indeterminato lavoratori subordinati provenienti da imprese in crisi; proroga per il 2022 dello sgravio contributivo totale per i contratti di apprendistato di primo livello, riconosciuto in favore dei datori di lavoro che occupano alle proprie dipendenze fino a 9 addetti con contratto di apprendistato di primo livello; l’esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro, alle società cooperative che si costituiscono, a decorrere dal 1° gennaio 2022, nel limite di 6.000 euro su base annua, e per un periodo massimo di ventiquattro mesi dalla data della costituzione della società cooperativa.
Ammortizzatori sociali.
È attuata la riforma degli ammortizzatori sociali. La riforma aumenta la generosità dei sussidi di disoccupazione ed estende (in aderenza a un principio di universalità) gli istituti di integrazione salariale ordinari (CIGO e FIS) e straordinari (CIGS) ai lavoratori di imprese oggi non inclusi, nonché agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio. Alla riforma sono destinati circa 3 miliardi nel 2022 in termini di indebitamento, anno in cui peseranno ancora gli effetti della pandemia sull’occupazione, di cui 1,5 miliardi già coperti a legislazione vigente; 1,8 miliardi nel 2023, 1,4 miliardi nel 2024 e circa 1 miliardo annuo per gli anni successivi. È rifinanziato il Fondo Occupazione e previsto un ulteriore finanziamento nel 2022 per la CIG emergenziale di 0,7 miliardi. Sono previste per un ulteriore anno misure di sostegno al reddito per i lavoratori ex Alitalia.
Misure pensionistiche.
Per i soggetti che maturano i requisiti dal 1° gennaio al 31 gennaio 2022 è possibile anticipare il pensionamento con 64 anni d’età e 38 anni di contributi versati. Viene prorogata per l’anno 2022 anche la misura c.d. “opzione donna”. In particolare, si estende la possibilità di optare per il regime del trattamento pensionistico anticipato alle lavoratrici che maturano i requisiti anagrafici, almeno 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti ed almeno 59 anni di età per lavoratrici autonome, nonché contributivi (almeno 35 anni) entro il 31 dicembre 2021. Prorogata inoltre l’Ape sociale per la quale si prevede anche l’ampliamento della platea dei lavoratori ammessi all’anticipo pensionistico per determinate categorie. Questi lavoratori potranno andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi (30 se disoccupati, disabili o caregiver). Viene ampliato l’elenco delle attività gravose che possono accedere all’Ape. Per lavoratori edili e ceramisti servono 32 anni di contributi e 63 anni d’età per chiedere l’Ape.
5. SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI PUBBLICI
Riequilibrio territoriale e sociale del Paese.
Viene rifinanziato il Fondo per lo sviluppo e la coesione : ciclo di programmazione 2021-2027, per complessivi 23,5 miliardi di euro.
Mobilità e trasporti.
Viene istituito il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile, con la finalità di ridurre, entro l’anno 2030, le emissioni nette di almeno il 55% rispetto ai livelli registrati nel 1990, sino al raggiungimento, da parte dell’Unione europea, di emissioni zero entro il 2050, con una dotazione di 2 miliardi di euro;
Sono destinati finanziamenti alle reti metropolitane per 3,7 miliardi di euro;
Contributi a province e Città metropolitane per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti per 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029 (1,4 miliardi);
Sostegno agli investimenti sulla rete ferroviaria nazionale, con particolare riferimento alla rete adriatica per 5 miliardi di euro e per il finanziamento dei contratti di programma RFI parte servizi (5,1 miliardi) e parte investimenti (5,75 miliardi);
Finanziamento del contratto di programma ANAS per 4,55 miliardi di euro;
Interventi sul trasporto rapido di massa per 1 miliardo di euro;
Finanziamento interventi A24 Strada dei Parchi per 1 miliardo di euro.
Enti locali e territoriali.
Contributi ai comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti per 300 milioni di euro per l’anno 2022 per investimenti in progetti di rigenerazione urbana;
Contributi ai comuni per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade, dei marciapiedi e dell’arredo urbano, per 200 milioni di euro per l’anno 2022 e 100 milioni di euro per l’anno 2023;
Ulteriori contributi agli enti locali per spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio per 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 con priorità per le opere pubbliche nell’ambito del PNRR;
Finanziamento infrastrutture stradali sostenibili delle Regioni, Province e Città metropolitane per 3,35 miliardi di euro;
Finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria, di messa in sicurezza, di nuova costruzione, di incremento dell’efficienza energetica e di cablaggio interno delle scuole – città metropolitane e province – per 2,7 miliardi di euro.
Clima.
Istituzione del Fondo rotativo italiano per il clima per 4,64 miliardi di euro;
Istituzione di un Fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico per 2,3 miliardi di euro.
Altri investimenti.
Fondo per le celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica per il 2025 – pianificazione e realizzazione delle opere e degli interventi funzionali all’evento per 1,34 miliardi di euro;
Finanziamento di spese per interventi infrastrutturali e demaniali di Carabinieri e Guardia di Finanza per 1 miliardo di euro;
Stanziamento di ulteriori risorse per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma in Centro Italia, per complessivi 7,5 miliardi di euro, per l’accesso ai finanziamenti agevolati di durata venticinquennale per la ricostruzione privata.
6. POLITICHE A FAVORE DEI GIOVANI E DI GENERE
Prorogato il Bonus casa under 36: 80% garanzia massima concedibile.
Per favorire l’autonomia abitativa dei giovani, viene prorogato fino al 31 dicembre 2022 il cosiddetto ‘Bonus casa’ (per gli under 36 con un ISEE non superiore a 40.000 euro annui) che alza dal 50% all’80% la garanzia massima concedibile dal ‘Fondo di Garanzia per la prima casa’. Viene inoltre estesa per le compravendite non soggette a Iva, l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore. È prevista, inoltre, al ricorrere dei medesimi presupposti, l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.
Finanziamento del Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere.
Viene incrementato il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere, istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2023. Tali risorse sono destinate a interventi finalizzati al sostegno e al riconoscimento del valore sociale ed economico della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro, nonché al sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso la definizione di procedure per l’acquisizione, da parte delle imprese pubbliche e private, di una certificazione della parità di genere, cui siano connessi benefici contributivi a favore del datore di lavoro.
Incentivi all’imprenditoria agricola femminile.
Al fine di favorire l’imprenditoria femminile in agricoltura, viene esteso alle imprese condotte da donne, le misure agevolative del D.Lgs. n. 185/2000 già riservate alla giovane imprenditorialità agricola (dai 18 ai 40 anni).
Adozione di un Piano strategico nazionale per le politiche per la parità di genere.
In coerenza con gli obiettivi della Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 e con l’obiettivo di dare immediata attuazione ad una delle priorità trasversali del PNRR, che include le politiche per le donne tra i propri obiettivi generali, viene prevista l’adozione di un Piano strategico nazionale per individuare buone pratiche per combattere gli stereotipi di genere, colmare il divario di genere nel mercato del lavoro, raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici, affrontare il problema del divario retributivo e pensionistico e colmare il divario e conseguire l’equilibrio di genere nel processo decisionale.
Potenziamento delle strutture da destinare ad asili nido.
Al fine di rimuovere gli squilibri territoriali nell’erogazione del servizio di asilo nido e favorire l’avviamento delle donne nel mondo del lavoro o il ritorno dopo una gravidanza, la manovra interviene sui livelli essenziali di prestazione. Con la misura si traccia un percorso graduale di progressivo ampliamento dei servizi educativi per l’infanzia in base al quale almeno il 33% della popolazione dei bambini potrà usufruire del servizio su base locale nel 2027. A tal fine vengono incrementate le risorse per gli enti locali con un aumento graduale del fondo di solidarietà comunale (20 milioni nel 2022 fino a 800 milioni di euro annui dal 2027), in conformità all’aumento dei posti che si renderanno disponibili per le ingenti risorse che il PNRR destina alla costruzione, alla riqualificazione e alla messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia.
Bonus affitti.
Viene potenziato il Bonus affitti, la detrazione Irpef per le locazioni stipulate dai giovani di età superiore ai 20 anni con un reddito annuo non superiore a 15.493 euro. In particolare, l’applicazione della detrazione viene estesa anche al caso in cui il contratto abbia a oggetto una porzione dell’unità immobiliare. Il periodo in cui spetta il beneficio relativo all’immobile adibito a residenza del locatario viene innalzato dai primi tre ai primi quattro anni del contratto e l’importo della detrazione spettante in misura pari al 20% dell’ammontare del canone può essere superiore al precedente importo fisso pari a 991,6 euro entro il limite massimo di 2.000 euro.
Centri per l’impiego.
Vengono stanziate a decorrere dal 2022 ulteriori risorse per far fronte agli oneri di funzionamento dei centri per l’impiego, con una destinazione particolare a quelli derivanti dalle attività connesse all’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani.
Card Cultura.
Si stabilizza, a decorrere dal 2022, la cosiddetta Card cultura – introdotta per la prima volta nel 2016 – ai giovani che ogni anno compiono 18 anni. A copertura viene autorizzata la spesa di 230 milioni di euro annui.
Riduzione dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri.
Vengono ridotti, in via sperimentale e per un anno, del 50 per cento i contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato al rientro al lavoro dopo il periodo di indennità obbligatoria.
Congedo di paternità.
Diventa strutturale, dal 2022, il congedo di paternità sia obbligatorio che facoltativo, e viene confermata la durata, pari, rispettivamente, a 10 giorni e ad un giorno.
7. ALTRE MISURE
Stabilizzazione magistrati onorari.
In materia di ordinamento giudiziario, si prevede la possibilità per i magistrati onorari in servizio dal 15 agosto 2017 di essere confermati sino al compimento del settantesimo anno di età. Viene inoltre prevista la possibilità di attivare procedure di reclutamento di 700 nuovi magistrati onorari per arrivare ad una dotazione organica di 6.000 unità.
Fondo alunni con disabilità.
Si istituisce, presso il MEF, il “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”, con una dotazione di 100 milioni di euro annui dal 2022, destinato al potenziamento dei servizi indicati per gli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado. Per estendere il numero di studenti disabili, frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, privi di autonomia, a cui viene fornito il trasporto per raggiungere la sede scolastica, è previsto un graduale aumento delle risorse (30 milioni nel 2022 fino a 120 milioni annui dal 2027).
Fondo italiano scienza e scienze applicate.
A favore della ricerca, si incrementa il Fondo italiano per la scienza di 50 milioni di euro per il 2023 e di 100 milioni annui a decorrere dal 2024 e si istituisce il Fondo italiano per le scienze applicate con una dotazione di 50 milioni di euro nel 2022 che cresce fino a 250 milioni di euro annui dal 2025.
Bonus tv e decoder.
Viene rifinanziato il c.d. bonus tv e decoder, per erogare un contributo per l’acquisto di apparecchi per la ricezione televisiva al fine di continuare a favorire il rinnovo e la sostituzione del parco degli apparecchi televisivi non idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie DVB-T2 ed assicurare il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti, attraverso il riciclo in ottica di tutela ambientale e di economia circolare di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Fondi per cinema e cultura.
Vengono incrementate le risorse destinate al Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, da 640 milioni a 750 milioni di euro annui; si rifinanzia il Fondo per la cultura di 20 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e vengono previste misure a sostegno della filiera dell’editoria libraria, con uno stanziamento di 30 milioni annui per il 2022 ed il 2023.
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