Paola DEL DIN, nata a Pieve di Cadore (BL), il 22 agosto 1923.

(Fonte: Associazione Nazionale Combattenti Guerra di Liberazione-ANCFARGL)

Si era appena laureata in Lettere all’Università di Padova quando, sopravvenuto l’armistizio, entrò nelle file della Resistenza veneta con il fratello Renato. Dopo la morte del fratello assolse numerosi e rischiosi incarichi, tra i quali quello di passare le linee nemiche e consegnare dei documenti a Firenze agli alleati.

Una volta nell’Italia liberata, Paola Del Din chiede di frequentare un corso per paracadutisti, per poter tornare più facilmente al Nord. La sua determinazione è tale che viene accontentata ed addestrata a San Vito dei Normanni. Prende parte ad undici voli di guerra.

Alla vigilia della Liberazione si fa portare in aereo su una zona del Friuli, dove deve prendere contatto con una missione alleata; tocca terra in malo modo, si frattura una caviglia, ma riesce faticosamente a raggiungere i partigiani e a consegnare i documenti che ha con sé.

Negli ultimi giorni della guerra di Liberazione, ancora claudicante, attraversa a più riprese le linee di combattimento per portare messaggi ai reparti alleati in avanzata.

Dopo la Liberazione, vinta una borsa di studio, si trasferisce negli Stati Uniti. All’Università di Pennsylvania consegue il titolo di “Master of Arts”.

Tornata in Italia, Paola Del Din si dedica all’insegnamento nelle scuole medie.

Nel 1957 riceve la massima ricompensa militare italiana (Medaglia d’Oro al Valor Militare-MOVM).

Re Carlo III, nel suo discorso al Parlamento italiano il 9 aprile 2025, ha fatto un richiamo a Paola Del Din, simbolo della lotta di Liberazione e unica Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza ancora vivente.