Messaggio del Presidente della Repubblica, per il 75° delle Nazioni Unite

22 Ottobre 2020

Il  Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni in Italia del 75mo anniversario delle Nazioni Unite, ha inviato il seguente messaggio:

«Nell’approssimarsi della “Giornata dell’ONU”, che segna, quest’anno, il settantacinquesimo anniversario dell’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite, desidero far pervenire i miei saluti a tutti i partecipanti all’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Settantacinque anni fa, sulla scorta delle terribili sofferenze e delle devastazioni causate dal secondo conflitto mondiale, la Comunità Internazionale vide in un nuovo sistema di relazioni internazionali – fondato sulla cooperazione multilaterale e su un’organizzazione a carattere universale come le Nazioni Unite – la via maestra per garantire il mantenimento della pace, la tutela dei diritti umani e lo sviluppo economico e sociale.
Alla luce di questi valori riflessi nella Carta di San Francisco e scolpiti nella nostra Carta Costituzionale, la SIOI ha da sempre assicurato un prezioso contributo. La Società, creata alla fine della seconda guerra mondiale, ha promosso, in tutti questi anni, con costanza e determinazione, i valori del multilateralismo svolgendo un fondamentale ruolo di studio, di formazione dei giovani e di divulgazione dei valori onusiani.
Un anniversario come questo costituisce un’opportunità per interrogarci sulle sfide del presente, affinché questo straordinario strumento di pace possa efficacemente agire nella costruzione del futuro che vogliamo consegnare alle nuove generazioni.
L’attuale drammatica diffusione della pandemia, la sicurezza internazionale, i cambiamenti climatici, la proliferazione dei conflitti regionali e delle connesse crisi umanitarie, i flussi massicci delle migrazioni, il terrorismo e l’estremismo violento, la corsa al riarmo nucleare, generano inquietudine e sempre maggiori tensioni. Le disuguaglianze indotte da una globalizzazione non sufficientemente regolata e i timori connessi ad una rivoluzione tecnologica vertiginosa e potenzialmente divisiva, alimentano in alcuni casi sentimenti di sfiducia, soprattutto presso i settori più deboli della società.
Non esistono risposte semplici alla complessità di queste sfide, ma certamente c’è una scelta di direzione: quella della cooperazione internazionale, del multilateralismo, del lavorare insieme nell’ambito di quelle stesse istituzioni e in nome di quegli stessi principi che ci siamo dati 75 anni fa.
Sono oggi lieto di poter raggiungere con questo messaggio le sedi ONU che operano in Italia, ed è motivo di particolare orgoglio il fatto che un’istituzione del polo ONU di Roma, il Programma alimentare mondiale, sia stata insignita del Premio Nobel per la Pace per il proprio lavoro nella lotta alla fame come causa di conflitti.
Il nostro modo di essere parte dell’Organizzazione, l’adesione senza riserve ai suoi valori e il patrimonio di iniziative promosse dal nostro Paese, tutto questo deve servire da esempio ai più giovani convenuti a questa cerimonia virtuale.
Ci serve da esempio lo straordinario lavoro realizzato dai tanti italiani, donne e uomini, civili e militari che operano nelle sedi e nelle missioni ONU in tutto il mondo dove, a ogni livello, hanno prestato e prestano il proprio servizio, con azioni concrete per la promozione dei valori della Carta e, in alcuni drammatici casi, anche fino all’estremo sacrificio della vita.
A tutti loro va la nostra gratitudine».

Roma, 22/10/2020 (Fonte: Presidenza della Repubblica)