Ucraina: 17 miliardi di EUR di fondi dell'UE per aiutare i rifugiati.

Consiglio dell'UE. 4 Aprile 2022

Ucraina: 17 miliardi di EUR di fondi dell’UE per aiutare i rifugiati.

Fonte: Consiglio dell’UE

Il 4 Aprile 2022 il Consiglio dell’UE ha adottato  modifiche legislative che consentono agli Stati membri di reindirizzare le risorse provenienti dai fondi della politica di coesione e dal Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) per aiutare i rifugiati che fuggono dall’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina.

La rapida modifica della normativa riguardante i fondi dell’UE è una chiara dichiarazione della costante solidarietà dell’UE nei confronti dei rifugiati ucraini e degli Stati membri che li ospitano, in particolare quelli che condividono le frontiere con l’Ucraina.

Si tratta di un passo importante per garantire che gli Stati membri dispongano di risorse sufficienti per soddisfare le crescenti esigenze in termini di alloggi, istruzione e assistenza sanitaria.

Fondi della politica di coesione

Il Consiglio ha adottato il regolamento riguardante l’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) che modifica il quadro giuridico 2014-2020 che disciplina i Fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE) e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD).

Questa misura rafforzerà anche gli sforzi messi in atto dagli Stati membri per far fronte all’impatto prolungato della pandemia di COVID-19.

Le modifiche comprendono inoltre una flessibilità eccezionale per trasferire risorse tra i programmi finanziati a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo per fare fronte all’afflusso di rifugiati.

Grazie a questa flessibilità, ad esempio, le risorse del FESR destinate a progetti infrastrutturali possono essere riassegnate per fornire assistenza sanitaria e istruzione alle persone in fuga dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.

Gli Stati membri possono utilizzare complessivamente fino a 9,5 miliardi di EUR della quota prevista per il 2022 nel quadro di REACT-EU, uno dei maggiori programmi di investimento pubblico post-pandemia dell’UE, nonché le risorse non assegnate della politica di coesione nell’ambito del periodo di bilancio 2014-2020.

CARE proroga inoltre di un esercizio il finanziamento al 100 % a titolo del bilancio dell’UE per i programmi di coesione, alleviando così l’onere che grava sui bilanci nazionali e regionali a causa dell’afflusso di rifugiati dall’Ucraina.

La data di avvio delle nuove misure ammissibili al finanziamento nell’ambito di CARE è fissata al 24 febbraio 2022, data dell’invasione russa.

Si stima che la proroga del finanziamento al 100 %, lo sblocco dei fondi di coesione 2014-2020 non programmati e la quota 2022 di React-UE dovrebbero consentire di sbloccare quasi 17 miliardi di EUR.

Affari interni

Il Consiglio ha inoltre adottato una modifica dei fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020 e del Fondo Asilo, migrazione e integrazione per il periodo 2021-2027, che fornirà risorse supplementari per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina.

Prorogherà di un anno il periodo di esecuzione dei fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020 e sbloccherà l’accesso agli importi non spesi del Fondo Asilo e migrazione precedentemente destinati ad altri scopi.

Ciò consentirà agli Stati membri di ricorrere in via d’urgenza ai fondi rimanenti per contribuire a far fronte all’afflusso massiccio di persone e dovrebbe sbloccare un sostegno supplementare massimo stimato di circa 420 milioni di EUR provenienti dai fondi inutilizzati.

Il testo offre inoltre agli Stati membri e ad altri donatori pubblici o privati la possibilità di versare contributi finanziari aggiuntivi a titolo del fondo per il periodo 2021-2027 come entrate con destinazione specifica esterne. Tali entrate con destinazione specifica esterne consentiranno di finanziare le attività in materia di asilo e migrazione negli Stati membri durante le crisi, comprese quelle derivanti dall’invasione dell’Ucraina.

Prossime tappe

Il regolamento CARE e il regolamento che modifica i fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020 e il Fondo Asilo, migrazione e integrazione per il periodo 2021-2027 entreranno in vigore il giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, prevista per i prossimi giorni.